giovedì 27 luglio 2017

Via Sette Anni di Solitudine - Punta Giradili

Sabato 29/04/2017

Alla base del diedro guardo ancora l'orologio.
Siamo perfettamente in orario, forse anche un po' in anticipo. Avevamo individuato questo come punto decisivo per un eventuale ritirata a causa del ritardo.
Un rapido scambio di occhiate e la decisione è presa: puntiamo alla vetta.
Il tiro nel diedro si rivela più difficile del previsto e i quattro tiri di 6b+ successivi sembrano infiniti; il bellissimo calcare a gocce permette un'aderenza fantastica, ma divora la pelle delle dita ormai sanguinanti. E' solo con la forza di volontà che finalmente raggiungiamo i tiri finali dove le difficoltà abbattono notevolmente.

In cima siamo euforici, ce l'abbiamo fatta!
Tutte le ansie di questi giorni scompaiono e il fatto di essersela studiata in ogni minimo dettaglio per paura di non riuscire a fare in tempo con la luce, rende la gioia di averla portata a termine ancora più grande.



Per sette anni gli apritori l'hanno lasciata abbandonata, per sette giorni è stata il nostro pensiero costante.




Sognata fin da prima della partenza per la Sardegna, la via si fa infatti desiderare per tutta la vacanza: prima rimandiamo, poi il tempo è incerto per qualche giorno, ma alla fine, nell'ultimo giorno utile, con la pelle ormai finita e un po' di stanchezza accumulata, in una giornata quasi invernale, che ci costringe a fare quasi tutta la via con la felpa nonostante l'esposizione, raccogliamo il coraggio e partiamo per quello che si rivelerà essere un fantastico viaggio nella verticalità dell'imponente parete di Punta Giradili.






Joseph & Dodo


SETTE ANNI DI SOLITUDINE
Difficoltà: 7a (6b+ obbl), S1+
Esposizione: Sud-Ovest
Sviluppo arrampicata: 390m, 13 tiri
Materiale: 12 rinvii, due corde da 50m
Prima salita: Manilo Motto e Michel Piola 1995/2002, dal basso

Via stupenda che si sviluppa sull'impressionante parete di Punta Giradili su placche e diedri di ottimo calcare a gocce. Nonostante spittatura e passaggi obbligatori non particolarmente stressanti, il fatto che sia la via più lunga della parete e che sia molto continua la rende una via da non sottovalutare.

Avvicinamento
Da Baunei salire in direzione Golgo, da quando la strada inizia a scendere prendere la strada sterrata sulla destra all'altezza del primo tornante. Arrivati ad una vasca tenersi sulla destra e a un bivio ancora a destra (NON seguire le indicazioni per l’ovile: è quello sbagliato) proseguire per qualche chilometro su sterrato fino all’Ovile Us Piggius, dove si parcheggia.
Prendere quindi il sentiero Selvaggio Blu che all'altezza delle ultime costruzioni dell’ovile punta verso Pedralonga.
Dopo circa 30 min di cammino su uno splendido sentiero panoramico sulla cengia della Punta Giradili si raggiunge l’attacco della via all'interno di un grottino. Presente qualche cordone e evidenti i primi spit.

Discesa
Proseguire sulla cresta puntando verso il Monte Ginnircu, fino a ricongiungersi al sentiero Selvaggio
Blu in una valletta con pietrone a lame, quindi seguire il sentiero verso l’Ovile

Relazione
L1: La via inizia subito intensa con un blocco in strapiombo (7a)
L2: dopo un lungo runout, si prosegue su un traverso delicato verso destra, forse solo 6c
L3: diedro spettacolare 6b+
L4: dopo un tratto più facile si aggredisce la placca con un tiro molto tecnico su stupendo calcare a
gocce, 6c+
L5: ancora sulla placca verticale obliquando leggermente a sx fino ad un’uscita delicata, 6c+
L6: tiro facile che punta dritto alla base del diedro strapiombante
L7: tiro chiave della via, molto fisico e su roccia che nel diedro cambia e diventa molto più precaria per i piedi: 7a
L8: ancora per qualche metro nel diedro, da cui si esce verso dx 6b+
L9: muro tecnico ma non estremamente difficile, forse solo 6b
L10: si obliqua verso sx puntando l’evidente punto debole dello strapiombo che chiude la parete, occorre ancora lucidità per affrontare un altro lungo runout alla fine del tiro. 6b+
L11: un ultimo sforzo sullo strapiombo a zanche, consigliato allungare i rinvii sotto il tetto. 6b+
L12-13: facili tiri che portano sulla vetta della punta, si consiglia di fare sosta sulla comoda cengia
alla base dell’ultimo muretto
Schizzo della via con gli attacchi delle vie adiacenti

Foto della parete con il tracciato della via (a partire da L4)


Relazione aggiornata al 29/04/2017

Nessun commento:

Posta un commento