mercoledì 27 aprile 2016

Rocca Sbarua baciata dal sole

20 arditi alpinisti fiorentini partirono in una nebbiosa mattinata di aprile alla conquista delle lisce torri rocciose della Rocca Sbarua.



SABATO:

Data la possibilità di pioggia annunciata dal meteo, decidiamo di partire con calma da Firenze e chi prima chi dopo, affamati di roccia, raggiungiamo Pinerolo. Il tempo alla fine è stato clemente tutto il giorno e abbiamo rimpianto di non essere partiti all’alba. Rimandata la colazione alla Galup ci lanciamo direttamente verso il Melano e iniziamo subito a scalare sparsi tra qualche falesia, qualche via o semplicemente qualche masso nelle vicinanze del rifugio.








Verso le 19 qualcuno è gia al rifugio e alle 20, precisi per l’ora di cena arrivano anche gli ultimi… peccato!!! Qualcuno già sperava in una doppia razione alla faccia dei compagni persi su qualche via.



Il morale a tavola è piuttosto basso, questa strana roccia ruvida richiede una scalata diversa e noi non siamo molto abituati, ma con l’arrivo di un super antipasto di frittata e lardo e un litro di vino… anzi 2 litri… o forse 4… insomma un po’ di vino, l’atmosfera si rallegra e tutti cominciamo a fantasticare sulle vie da salire il giorno seguente. Dopo cena, amaro e poi a letto a caricare le batterie per l’indomani.



DOMENICA:

Una timida sveglia risuona nella silenziosa camerata di Casa Canada. Qualcuno fa finta di non sentirla, qualcuno si annoda nel sacco letto e qualcuno proprio non la sente! 10 minuti dopo siamo tutti in piedi pronti per la colazione.



Le cordate sono quelle del giorno precedente e una volta riempito la caldaia “come direbbe Franco” corriamo verso l’attacco delle vie, pronti e agguerriti. Gli obbiettivi della giornata sono sparsi su tutti gli speroni della Rocca, e in una giornata maciniamo molti metri di dislivello e tanti itinerari diversi, dalle ardite Placche Gialle, al classico e maestoso sperone Rivero fino alla Torre del Bimbo.






La sera al rifugio il morale è più alto, iniziamo a capire un po’ meglio questa scalata e ci siamo goduti di più le vie salite.


Veniamo a sapere della grigliata che il giorno successivo riempirà il rifugio con più di 200 persone e ogni cordata opta per una soluzione diversa: chi si tratterrà un giorno in più, chi scalerà la mattina per poi lanciarsi sulle costine e chi sene andrà subito dopo aver tirato qualche tacca (magari ci fossero buone tacche da tirare!!!). Comunque la decisione definitiva verrà presa il giorno dopo e tutti andiamo a letto dopo aver scelto le “prede” da salire la mattina seguente.



LUNEDì

Il lunedì alla fine, tra partenze e costine non concede troppe salite, anche se qualcosa riusciamo a fare e sparpagliati in tutta la giornata i 20 arditi alpinisti fiorentini rientrano vittoriosi (o quasi) in patria…