domenica 18 maggio 2014

Argento Argentario - Capo d'Uomo



Domenica mattina siamo partiti da Firenze sotto i migliori auspici di un cielo soleggiato e terso alla volta di Capo d'Uomo, con in mente due possibili vie lo Spigolo Bonatti e Argento Argentario. 
All'arrivo perfide nuvolaglie nere ci sovrastano e Alessandro si accorge di aver scordato l'imbraco, se ne arrangia quindi uno con una megafettuccia (da alcuni definita fettuccia norvegese) in puro stile alpinismo classico.


L'avvicinamento è breve ma nell'ultimo tratto su terreno infido e instabile, con poca voglia di continuare a ruzzolar per sassi e considerando il forte vento che sullo spigolo non ci darebbe tregua optiamo per attaccare la via Argento Argentario che parte più alta dello spigolo.


(Neri sull'ultimo tiro di 6a)


Si sale su senza particolari problemi, la roccia a parte qualche punto un pò rotto offre una serie di prese straordinatamente varia, la via è decisamente bella, spittata quasi da falesia e gradata con una certa generosità. Peccato solo tre tiri.





Si esce sullo spigolo dove il sole torna a farci visita: dopo qualche valutazione se fare gli ultimi due tiri dello spigolo Bonatti, decidiamo che sono decisamente troppo artefatti, si finisce a piedi.



Qualche foto al panorama...


 ...e alla torre autoscatto con Alessandro orami calato nel suo ruolo di pioniere dell'alpinismo.




Jacopo, Elisa, Tommaso, Neri, Alessandro

martedì 13 maggio 2014

20 Maggio serata spedizione liguri-apuani Manaslu 2013

Martedi 20 Maggio ore 21:00 in sede CAI di Firenze via del Mezzetta 2/m: spedizione liguri-apuani Manaslu 2013, alpinismo, arte e natura.

Parteciperanno Fabrizio Molignoni (capo spedizione) e Cristiano Virgilio (guida alpina) e gli altri componenti della spedizione.




Sarà inolte proiettato il filmato "45 giorni in 45 minuti", video-cronaca della spedizione alpinistica.
Vi aspettiamo.

sabato 10 maggio 2014

Didattica sul campo - Cresta Garnerone al Grondilice

Si registra il tutto esaurito in questo sabato soleggiato sulla cresta Garnerone; complice la presenza di un folto gruppo di Skialp in astinenza da neve, sono ben 9 le cordate che si contano salire verso l'attacco per un totale di 19 persone. Dopo la lezione teorica del mercoledì l'obiettivo della giornata è quello di mettere in pratica un ripasso approfondito su come proteggersi utilizzando i chiodi. 


La cresta è stata scelta in quanto non presenta difficoltà elevate. Unico inconveniente la roccia non proprio compatta.


Il traffico è a tratti sostenuto, ma non si registrano particolari grovigli di corde, tutto fila liscio.


I colori dei nostri caschi spiccano nel grigio della roccia apuanica. 


Dopo l'ottima lezione di Leandro nel piantare chiodi ce la caviamo piuttosto bene.


La via è piuttosto logica e si presenta con divertenti risalti intervallati da brevi discese in doppia. Alcuni possono essere aggirati a destra.


La precarietà della roccia è ben visibile anche dalle foto. Per fortuna riusciamo a muoverci con la giusta delicatezza. 


Oltre i chiodi vengono utilizzati friend, nut e molti cordini su spuntoni. In via sono presenti alcuni vecchi chiodi.


Visto il contingente così numeroso la velocità nel muoverci è di molto ridotta. Dopo 7 tiri e 3 discese in doppia decidiamo che per oggi può bastare. Il morale della truppa è alto, abbiamo passato davvero una bella giornata, conviviale e didatticamente molto utile. La cresta non è una delle più belle che si possono trovare da queste parti, ma ha in se una forte componente di avventura che ci fa riscoprire un gusto un po' sopito dell'alpinismo.


E per qualcuno, non ancora del tutto appagato, c'è ancora il tempo per una veloce battaglia di palle di neve sulla via del ritorno.

Un grazie agli amici del Bafile che hanno allietato la bella giornata.

Vittorio, Riccardo, Luca, Fabio, Marco, Stefano, Francesco, Andreas, Marco, Stefano, Leandro, Flavia, Francesco, Simona, Alessandro, Franco, Tommaso, Sergio, Alessandro. 


domenica 4 maggio 2014

SULLE GUGLIE DI REBUFFAT E LIVANOS

Dopo tanti anni il GATP ritorna nel paradiso delle Calanques du Cassis, per arrampicare sulle guglie che videro i due giovani marsigliesi cimentarsi con le loro prime vie di roccia, prima di lanciarsi sulle alte pareti delle Dolomiti e del Monte Bianco. Complice la fovorevole disposizione del 25 aprile e del primo maggio, molti membri del gruppo si alternano sfruttando i vari "ponti". Campo base la scuola nautica di Cassis, sistemazione spartana ma economica.



Cosimo e Sebastiano e l'arete de Marseille (5c)


Franco, Patrizia e Simone sul Diedro Renard (6a, Livanos 1942)


Neri, Paolo, Alessandro ed Elisa sul Gran diedro giallo (5b, Livanos 1962)


Paola e Simone su La Chaloupee (5c, Livanos 1962)


Franco e Patrizia su La Paroi noire (5a)

E tutti insieme!


Il Gatp